Descrizione
Ci troviamo su un colle a circa 897 m sul livello del mare. Queste rovine rappresentano ciò che rimane di un’antica città fortificata distrutta intorno al XV secolo dai Colonna, alleati dei Savelli. Ci sono diverse ipotesi sull’origine di tale nome: alcuni dicono che derivi dalla presenza di falchi o dalla posizione della fortificazione adatta all’assalto della preda dall’alto, altri invece ipotizzano che il toponimo potrebbe derivare dalla parola longobarda “Fara” e cioè insediamento più a Sud, insieme a Fara Sabina, dei longobardi di Spoleto.
Oggi queste rovine costituiscono una metà suggestiva con vista sul Monte Pellecchia e Monte Gennaro e luogo di ricerca da parte di Università laziali.